Giorgia Meloni si esprime al Consiglio Ue contro la sospensione dell’accordo con Israele e a favore di una revisione del Patto di stabilità.
Durante il Consiglio europeo del 27 giugno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiarito la posizione dell’Italia riguardo alla proposta del premier spagnolo Pedro Sánchez di sospendere l’Accordo di associazione tra l’Unione europea e Israele. Come riportato da ilGiornale.it, Sánchez ha denunciato che “a Gaza è in corso un genocidio” e ha fatto riferimento alla presunta violazione dell’articolo 2 dell’accordo, relativo ai diritti umani. Tuttavia, l’Italia, insieme alla Germania, non ha condiviso questa linea.

Meloni: “Sospendere l’accordo sarebbe un errore”
Alla stampa, Meloni ha dichiarato, come riporta ilGiornale.it: “Sono convinta che una sospensione dell’Accordo d’associazione con Israele da parte dell’Ue sarebbe un errore”. La premier ha tenuto a sottolineare che “non si tratta qui di giustificare le azioni israeliane a Gaza”, e ha aggiunto: “La situazione umanitaria nella Striscia è ingiustificabile, come peraltro ho avuto già modo di dire in Parlamento”.
Secondo quanto riferito da ilGiornale.it, Meloni ha ribadito la necessità di mantenere il dialogo aperto con Israele per facilitare soluzioni concrete, affermando: “Ritengo sia ora necessario giungere a un cessate il fuoco, al rilascio degli ostaggi, al pieno accesso umanitario alla popolazione”. Inoltre, ha osservato che “l’Unione europea dovrebbe avere un ruolo centrale”, evitando rotture diplomatiche che, a suo avviso, rischierebbero di ridurre la capacità dell’UE di incidere nel processo.
Nel proseguire, ha ricordato che “nelle mie frequenti conversazioni con Netanyahu ho insistito sempre, anche durante le ostilità con l’Iran, sull’urgenza di cambiare approccio a Gaza”, sottolineando l’importanza di operazioni umanitarie come il programma Food for Gaza. Ha poi concluso: “Chiudere i canali di dialogo con Israele… significherebbe rassegnarsi all’irrilevanza. Non credo sia questo il ruolo dell’Europa”.
Una nuova fase per il Patto di stabilità
Come riportato da ilGiornale.it, Meloni ha espresso riserve anche sull’attuale formulazione del Patto di stabilità e crescita, ritenendolo non adatto al contesto globale attuale. “Il Patto di stabilità va cambiato perché inadeguato al nuovo scenario mondiale”, ha affermato.
Pur riconoscendo gli sforzi della Commissione europea, ha segnalato i limiti della clausola di eccezione: “Una nazione come l’Italia, che sta per uscire dalla procedura di deficit eccessivo, rischia di restarvi se utilizza la clausola per le spese di difesa”. Inoltre, ha osservato che “molti Stati membri hanno inoltre criticato la durata di soli quattro anni”.
Infine, secondo quanto riferisce ancora ilGiornale.it, la premier ha chiesto di “avviare una riflessione su forme alternative di finanziamento che non gravino sui bilanci dei singoli Stati membri”, citando la proposta italiana basata sul Meccanismo InvestEU, già illustrata dal ministro Giorgetti in sede Ecofin.